Cibo e cambiamento climatico

Il 7 novembre 2019 a Milano un convegno e un dibattito pubblico per riflettere sull'importanza delle nostre scelte alimentari quotidiane, sulla relazione tra cibo e clima e sul contributo dei Gruppi d'Acquisto Solidale.
Gruppi d'acquisto solidale
I gruppi di acquisto solidale (Gas) sono gruppi di acquisto, organizzati spontaneamente, che partono da un approccio critico al consumo e che vogliono applicare i principi di equità, solidarietà e sostenibilità ai propri acquisti (principalmente prodotti alimentari o di largo consumo) [da Wikipedia].
Il 7 novembre 2019 a Milano un convegno e un dibattito pubblico per riflettere sull'importanza delle nostre scelte alimentari quotidiane, sulla relazione tra cibo e clima e sul contributo dei Gruppi d'Acquisto Solidale.
Da 20 anni i Gas comprano direttamente da agricoltori e allevatori biologici del territorio. Sono attenti al prezzo del cibo, ma anche alla sua qualità e a come è stato prodotto.
Nei GAS la produzione di rifiuti alimentari è otto volte inferiore rispetto a quella della grande distribuzione. L'intervista al ricercatore ecologo Giulio Vulcano.
I cittadini che comprano prodotti saltando la grande distribuzione erano quasi 2,7 milioni nel 2014. Oggi sono circa 5 milioni. La sociologa Forno a L43: «La crisi non è stata affrontata al ribasso».
Per la sua tesi di laurea in Scienze della Comunicazione Mirella Derossi ha realizzato un video su alcune esperienze torinesi alternative alla Grande Distribuzione Organizzata.
L'articolo "Oltre il consumo critico: progetti di comunità per l’economia solidale" presentato dal Gruppo di Ricerca RES al convegno annuale della Società dei Territorialisti (Castel del Monte, 15-17 novembre 2018) propone alcune riflessioni sulla storia del movimento ecosol e sul bilancio autocritico delle sue esperienze più recenti.
Gruppi di acquisto solidale, CSA, orti comunitari e altre forme di consumo critico oggi hanno bisogno di pensarsi come gruppi di co-produttori. Dall'autodeterminazione alimentare all'autogoverno territoriale per uscire dal dominio del mercato.
La ricerca "Spreco alimentare. Approccio sistemico e prevenzione strutturale" disponibile on-line indica come le reti alternative del cibo siano in grado di ridurre la quantità di spreco fino ad otto volte nel caso di reti alimentari capillari su base agroecologica, locale, solidale e di piccola scala come nei gruppi di acquisto solidale o nelle agricolture supportate da comunità (CSA), mostrando una efficacia di questi sistemi notevolmente superiore a quella dei sistemi industriali.
Tesi di Giuseppe Tartaglione per il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, Siena 2017.
Francuccio Gesualdi su Avvenire richiama la necessità di comporre il puzzle delle forme economiche che rafforzano le relazioni per riparare i danni di una società orientata alla ricchezza e all'individualismo all'interno di una nuova cornice, non più economica.