Lavoro e auto-gestione
Agitu, esempio di coraggio e intraprendenza
Perdiamo una delle protagoniste dell'economia solidale trentina che difendeva il territorio e proponeva un modello di azienda agricola biologica sostenibile.
Vi presentiamo OLTREfood
OLTREfood: uno dei soggetti destinatari del fondo regionale per l'economia solidale dell'Emilia-Romagna.
Conosciamo AgriVenenta
Presentiamo la Cooperativa Sociale AgriVenenta, uno dei soggetti destinatari del fondo regionale per l'economia solidale dell'Emilia-Romagna.
Sottoscritto il patto 2020 per la Buona Terra
Prosegue nel 2020 l'esperienza e la sperimentazione del progetto di agricoltura sociale in rete La Buona Terra grazie al nuovo Patto di Economia Solidale sottoscritto insieme a CO-energia e DES Brianza.
Il rapporto Euricse llustra le principali caratteristiche teoriche ed empiriche delle organizzazioni dell’Economia Sociale e Solidale (ESS), riconoscendo in esse uno strumento dinamico e innovativo, particolarmente efficace per rispondere alle sfide poste dal nuovo mercato del lavoro, preservando l’occupazione nei settori tradizionali, favorendo la partecipazione delle donne e garantendo una qualità del lavoro più dignitosa.
La collaborazione tra produttori e consumatori contro il caporalato
Qui di seguito riportiamo il comunicato che il Tavolo RES ha preparato per esprimere la propria posizione nel dibattito sviluppatosi a seguito dei fatti di cronaca estivi: "Le alternative all’agricoltura industriale esistono: aiutateci a farle crescere, togliamo gli alibi alla grande distribuzione".
Quel biologico che viene da lontano
Due storie parallele di due cooperative agricole narrate da due libri editi quasi contemporaneamente da Altreconomia ("Biologico etico" a cura di Brioschi e Lalia, e "Biologico, collettivo, solidale" a cura di Andreani) ripercorrono la storia del biologico in Italia prima che diventasse un world brand.
Il Distretto di Economia Solidale Altro Tirreno manifesta pieno sostegno e solidarietà al Centro Nuovo Modello di Sviluppo di fronte alle dure affermazioni nei confronti del Centro e dell’attività di studio e ricerca che svolge.
Si vive con meno di quanto si pensi
Rifiutare il dominio del consumismo nella vita di ogni giorno, scegliere di non essere schiavi del lavoro, riscoprire l’agricoltura contadina coltivando un orto, creare relazioni solidali per lasciare spazio ad autoproduzioni e scambi. Sono numerose le esperienze con cui, tra informalità e scarsa visibilità, sempre più persone ripensano i modi non solo di lavorare, mettendo al centro un forte desiderio di autonomia, ma soprattutto di vivere.
Paginazione
- Pagina 1
- Pagina successiva