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redazione ,
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Solidarietà e giustizia

Da qualche decennio, gruppi di persone e famiglie, hanno imparato ad aggregarsi, associarsi per implementare forme di economia ispirate ai principi dellʼetica e della solidarietà: dai Gas ai Bilanci di Giustizia, fino alla sperimentazione di monete complementari, per lo più nellʼambito dei Distretti di Economia Solidale in rete con le imprese orientate agli stessi valori.
È un mondo ricco e variegato, che aspira ad un modello di sviluppo e ad una società più giusta, più equa e solidale.
Un interlocutore “privilegiato” dellʼEconomia Solidale dovrebbero essere le fasce sociali più deboli. Una devastante crisi economica ha colpito, come al solito i ceti meno abbienti e, con lʼavvento dei social (che troppo spesso veicolano micidiali fake news), si è affermato un sentimento di paura, proprio in antitesi con i valori dellʼeconomia solidale.
Visto lʼaffermarsi di questo sentimento di paura, se non di intolleranza vera e propria, lʼEconomia Solidale può in qualche modo intervenire e avere un ruolo nel contrastarlo?
In che modo è possibile essere davvero dalla parte degli impoveriti e come ridistribuire le risorse in campo?La strada delle “relazioni solidali” sembra essere una possibile strada.
A partire da queste domande i “bilancisti” e tutti coloro che lo desiderano si interrogheranno, nella comune ricerca di strade di giustizia, nel tradizionale incontro annuale di fine agosto, ospiti del monastero dei Ricostruttori a Prato.
L’incontro si svolgerà da giovedì sera alla domenica mattina.
Il metodo proposto sarà quello della comunità di ricerca in cui il pensiero collettivo si costruisce a partire dalle domande di ciascuno.

L'incontro si svolge a Prato dal 29 agosto al 1° settembre 2019.
Ai link indicati qui sotto trovate le informazioni.

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