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economia solidale

La Legge Regionale 19/2014 e il suo strumento operativo, il Forum Regionale dell’Economia Solidale consentono lo sviluppo e la promozione di quest’ultima in Regione, dando modo di creare lavoro e fare servizio alla Comunità nello stesso tempo.

Con il Fondo Regionale per l'Economia Solidale sono stati abbattuti gli interessi passivi e si è attivata una responsabilità condivisa nel modo più ampio possibile. Come? Consentendo ai soggetti di Economia Solidale di ottenere prestiti di diverse decine di migliaia di euro, rivolgendosi alle due realtà regionali di finanza etica (Banca Etica e Mag6) senza doversi farsi carico degli interessi.

La Regione Emilia-Romagna e il Forum, attraverso varie interviste, si sono proposti di far conoscere meglio il mondo dell’Economia Solidale. Si è partititi dalle storie di chi quotidianamente è impegnato in questo settore e ha potuto investire grazie al supporto della Regione.

Nei link sottostanti l'articolo troverete le interviste ad una serie di realtà che hanno usufruito del Fondo FEMS.

Ad esempio Articioc, Cooperativa vicino Parma, che produce birra artigianale con l’intento di tutelare e guidare i ragazzi con disabilità fisiche o mentali nel mondo del lavoro.

Un’altra esperienza raccontata è quella del Giardino dei Folli di Bologna: un villaggio solidale composto da 15 famiglie che sperimentano un modo di vivere basato sul rispetto dell’ambiente e la socialità.

Ma non solo. C’è la storia di chi coltiva biologico e alleva bovini in libertà o riapre lo storico forno del borgo.

L’Economia Solidale risponde allo spopolamento in Appennino, ed è il caso dell’Azienda Agricola Frecciabianca, una piccola impresa che fa agricoltura e allevamento senza mire industriali ma nel rispetto della natura e dei suoi tempi.

Dall’Appennino della Romagna abbiamo Fer-menti Leontine, Cooperativa di comunità che ha deciso di riaprire un forno che adopera farine locali biologiche e rappresenta un baluardo contro la desertificazione commerciale dei centri storici.

Infine troviamo Figli del mondo, che ha dato vita ad un Hub, incubatore di impresa che fornisce consulenza alle piccole imprese dei borghi e delle aree interne, promuovendo lo sviluppo di iniziative responsabili.

Sono tante le idee di cui discutono i soggetti della Rete Solidale, una rete che si prefigge di crescere e coinvolgere ancora di più i territori. Idee destinate a diventare progetti prima e azioni dopo. Grazie anche al Fondo Regionale per l'Economia Solidale, essenziale per far crescere le piccole aziende attente ai valori della persona e dell’ambiente.

Ringraziamo Bianca Calvaresi per l'articolo.

Per approfondire consultate i link qui sotto. 

 

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