La rivista Solidea dedica il numero di agosto 2023 all'economia solidale.
È necessario un nuovo contratto sociale, che metta i mercati al servizio delle persone, non le persone al servizio dei mercati e impedisca comportamenti individualisti esasperati. Serve un’economia circolare, che riduca l’utilizzo di risorse naturali, le riutilizzi e le ricicli e un’educazione alla sostenibilità ambientale».
Firmato Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’Economia nel 2001 e membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
Partiamo da qui? Sì, perché se leggiamo tra le righe di questo recente intervento di Stiglitz registrato a Roma in occasione di un workshop in Vaticano nel febbraio scorso, 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐮𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐭𝐫𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐯𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐥𝐞: 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀, 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐢𝐧 𝐫𝐞𝐭𝐞, 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐞𝐫𝐞.
Dietro queste parole scorre come un fiume carsico l’esperienza pluri-ventennale di numerose realtà che, in Italia e in Europa, hanno dato vita nei territori a una straordinaria pluralità di pratiche alternative di “fare società”, articolandole ogni giorno in attività che possiamo definire “economie trasformative”: nuove forme di mutualità realizzate attraverso la creazione di distretti, reti, comunità, proprio a partire dalla ri-localizzazione dei cicli economici.
E mai come oggi ci è sembrato stimolante riprendere i nodi di una riflessione nata negli anni ’80 che, pur affrontando diversi momenti di crisi, non ha ancora smesso di proporre 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐧𝐞𝐢 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢, 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚.