Se il cibo perde l’ingrediente più ambizioso: la volontà di cambiare il mondo
Intervista a Francesca Forno: l’aggiornamento della ricerca sul consumo responsabile offre spunti per nuove riflessioni e tendenze
Intervista a Francesca Forno: l’aggiornamento della ricerca sul consumo responsabile offre spunti per nuove riflessioni e tendenze
Commercio equo e solidale, consumo critico, gruppi di acquisto solidali: il bilancio del 2024.
La App per il consumo critico aiuta a valutare le aziende che producono beni o servizi in base al rispetto dei diritti umani, dell’ambiente e degli animali.
Nel 1994 quando nacquero il problema dei Gas era il modello di sviluppo tradizionale, oggi la sfida è la perdita del senso di comunità .
I tre decenni che hanno trasformato l'esperimento di un gruppo di amici nella pratica d'acquisto solidale di 6 milioni di italiani.
Immagina di poter andare al supermercato e comprare solo prodotti etici e sostenibili, senza paura di sbagliare. È l’obiettivo di Equa, l’app dedicata al consumo critico.
Oggi, cinque milioni di italiani si nutrono (anche) tramite un gruppo di acquisto solidale. Dalla nascita del primo Gas, trent’anni fa, le reti di economia solidale sono cresciute opponendo il modello della collaborazione a quello della competizione.
A 28 anni dall’uscita della prima “Guida al consumo critico” il consumo responsabile nel nostro Paese si conferma una pratica consolidata.
Un bilancio di trent'anni di consumo critico, dai primi gruppi informali fino a oggi, in cui assume una pluralità di forme diverse.
Nel 1994 è nato il primo Gruppo di acquisto solidale. Cittadini e cittadine visionarie di Fidenza (PR) hanno cambiato il modo di fare la spesa. Pratiche che resistono ancora oggi, generando processi di “benevolenza condivisa”.