Come procede l’evoluzione del consumo responsabile in Italia
A 28 anni dall’uscita della prima “Guida al consumo critico” il consumo responsabile nel nostro Paese si conferma una pratica consolidata.
A 28 anni dall’uscita della prima “Guida al consumo critico” il consumo responsabile nel nostro Paese si conferma una pratica consolidata.
Un bilancio di trent'anni di consumo critico, dai primi gruppi informali fino a oggi, in cui assume una pluralità di forme diverse.
Nel 1994 è nato il primo Gruppo di acquisto solidale. Cittadini e cittadine visionarie di Fidenza (PR) hanno cambiato il modo di fare la spesa. Pratiche che resistono ancora oggi, generando processi di “benevolenza condivisa”.
Osservatorio Diritti lancia una raccolta fondi per completare lo sviluppo dell’App "Equa" che valuta le aziende in base al rispetto di diritti umani, ambiente e animali.
Agricoltura. Per favorire consumi alimentari consapevoli nelle scuole e nelle fattorie didattiche e per la sostenibilità della ristorazione collettiva è stato varato il Programma triennale per l’educazione alimentare; la Regione ha stanziato 300mila euro.
Nelle mense pubbliche anche nel prossimo triennio si continuerà a promuovere l’utilizzo di prodotti biologici e altri prodotti a qualità regolamentata.
L’assessore regionale all’Agricoltura Mammi: “Il Programma, in continuità con quanto fatto nei tre anni precedenti, opera all’insegna della sostenibilità e promuovendo l’incontro tra città e campagna fin dai primi anni di età”.
Sono disponibili i primi dati dell'indagine 2022 sul consumo responsabile in Italia a cura dell'Osservatorio Internazionale per la Coesione e l'Inclusione Sociale.
Manuale di resistenza e cambiamento. Ma chi l’ha detto che dobbiamo vivere così? Se avete l’impressione di essere in una grande ruota da criceti, questo libro è per voi.
Diventano tecnologici con le piattaforme digitali di acquisto collettivo. Diffusa creatività, soprattutto a Roma, talvolta connotata politicamente. Dietro le sigle, tante storie di impegno civile.
La testata indipendente no-profit Osservatorio Diritti lancia la proposta di un'App sul consumo critico che permetta a tutti di conoscere l'impatto sociale e ambientale dei prodotti che compriamo.
La produzione di frutta e verdura rappresenta uno dei più importanti settori dell’agricoltura europea; eppure la prassi di commercializzare prodotti esteticamente perfetti sta mettendo in ginocchio il settore.