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Solidarietà per Mimmo Lucano

A seguito dell’abnorme condanna a 13 anni e due mesi di carcere e oltre 750 mila euro di risarcimento – comprensivi dell’obbligo di restituzione di 500mila euro di fondi europei impiegati, a detta del collegio giudicante, in modo improprio o illegittimo - associazioni, intellettuali, artisti e semplici cittadini si mobilitano per Mimmo Lucano e gli altri 22 imputati. Il Collegio giudicante, superando e aggravando l’impianto accusatorio, ha addirittura quasi raddoppiato la pena richiesta dal Pubblico Ministero, da 7 a più di 13 anni di reclusione.

Quello che è stato considerato un esempio di accoglienza umanitaria lodato e portato a modello in Europa e nel Mondo intero, viene oggi interpretato da questa sentenza come una condotta delittuosa, neppure meritevole delle attenuanti generiche, che sempre vengono valorizzate, anche in contesti ben più gravi ed eclatanti.

Senza voler entrare nel merito della pesantissima condanna per aver ideato, realizzato, diffuso il “modello di accoglienza dei migranti” praticato a Riace, non si può non sottolineare il carattere punitivo e ideologico della decisione assunta, che sanziona in modo durissimo, come “crimini”, azioni non contro l’umanità, bensì a favore e a sostegno di un’idea di “umanità” inclusiva e universale.

L’esperienza unica sviluppata a Riace nel corso degli ultimi vent’anni, con il sostegno di un’ampia partecipazione culturale, politica e umana, ha costruito un modello di accoglienza e di sviluppo locale “dolce”, basato su inclusione e lavoro, su integrazione sociale e partecipazione. Un modello che, soprattutto in conseguenza della pandemia, alimenta le relazioni umane e modelli di economia circolare, sostenibile e duratura nelle aree interne e marginalizzate del Paese.

Il “modello Riace” ha saputo definire una forte simbiosi con il territorio senza però operare alcuna chiusura verso l’esterno, riuscendo così a ibridare istanze locali con esigenze e aspettative provenienti da altri territori, bisogni dei nativi con quelli dei nuovi arrivati, tra desiderio di rinascita di paesi semi abbandonati e speranze degli immigrati.

Con una manifestazione tenutasi il 7 ottobre 2021 in Piazza Montecitorio, è stato pubblicato un appello a favore di Mimmo e avviata una raccolta fondi per sostenere le ingenti spese legali.

La Rete Italiana per l'Economia Solidale aderisce all’iniziativa e invita le Associazioni socie e non a diffondere quanto più possibile l’appello e a sostenere l’iniziativa che ha già riscosso grande attenzione nel Paese.

Il Comitato Promotore: Eugenio Mazzarella, Luigi Manconi, Riccardo Magi, Sandro Veronesi e la Rete Io Accolgo con Acli, Caritas, Arci, Cgil, Legambiente, Campagna ero straniero, Saltamuri, Cnca, Centro Astalli, AOI e decine di altre associazioni. Dacia Maraini, Alessandro Bergonzoni, Elena Stancanelli, Maurizio de Giovanni, Michela Murgia, Sandro Veronesi, Monica Guerritore, Massimo Cacciari, Vittoria Fiorelli, Erri De Luca, Sonia Bergamasco, Moni Ovadia, Donatella Di Cesare, Francesco Merlo, Mauro Magatti, Fabrizio Gifuni, Ascanio Celestini, Luigi Ferrajoli, Roberto Esposito, Massimo Villone, Paolo Corsini, Roberto Zaccaria, Marino Sinibaldi, Lucio Romano, Luca Zevi, Gad Lerner, Domenico Procacci, Luciana Littizzetto, Vinicio Capossela, Caterina Bonvicini, Teresa Ciabatti, Roberto Sessa, Kasia Smutniak, Carlo Degli Esposti, Nora Barbieri, Paolo Virzì, Alessandro Gassmann, Edoardo De Angelis, Mimmo Paladino, Ferzan Ozpetek, Guido Maria Brera, Edoardo Nesi, Pierfrancesco Favino, Francesca Archibugi, Giovanni Veronesi, Enrico Di Salvo.

Per chi voglia contribuire, nella misura che ritiene ritenuta opportuna, a questa raccolta fondi è disponibile il conto corrente: A Buon Diritto Onlus - Banco di Sardegna

Causale: ‘Per Mimmo’

lBAN: IT55E0101503200000070333347

Per aderire: modellomimmo@gmail.com

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