Il Festival "Si può fare!" delle economie e delle relazioni solidali che si è svolto a Mira (VE) dal 14 al 16 ottobre 2016 si è concluso con un grande successo di presenze anche nei numerosissimi incontri tematici con esperti e autori prestigiosi.
Almeno 15.000 persone hanno visitato il festival. Nel weekend antichi giochi per bambini e vecchi trattori, go kart a pedali e artisti di strada, cori popolari ed ex tempore di pittura hanno rallegrato una vera festa d'autunno.
Bancarelle con ogni genere di prodotti della terra biologici e naturali hanno imbandito Riviera Silvio Trentin. Almeno 40 i gazebi delle associazioni, dei comitati, delle cooperative sociali, dei gruppi del volontariato e della cittadinanza attiva hanno mostrato quanto ricca sia la società civile nel mirese. Il tutto mentre un fitto e qualificato cartellone di spettacoli teatrali e musicali (Stella e Betelli, Patrizia Laquidara, Beppa Casarin e altri) è andato in scena nel teatro della Villa dei Leoni.
All'interno della Villa si sono potute visitare varie mostre su tematiche locali storiche e di interesse generale. Molto partecipati i laboratori sul riuso e il riutilizzo di computer e abbigliamento. Senza interruzioni si sono svolte le attività nella sala dedicata al Benessere e alla salute con attività di yoga, meditazione, biodanza, massaggi.
La parte convegnistica si è svolta in contemporanea su tre sale della Villa. Impossibile citare tutti i 42 incontri e le 14 conversazioni con autori ed esperti che si sono succeduti. A cui vanno aggiunti gli incontri organizzati durante il percorso di preparazione del Festival. I più partecipati sono stati sicuramente quelli con il filosofo Roberto Mancini sull'Etica del bene comune, con il biologo Gianni Tamino sull'agricoltura e quelli con i rappresentanti dei movimenti che si battono contro gli accordi commerciali transoceanici di libero scambio.
Come è stato detto all'inaugurazione dal presidente di Aeres, Massimo Renno, e dal sindaco del Comune di Mira, Alvise Maniero, l'"economia prima" è quella che crea forti relazioni solidali tra le persone e forti comunità territoriali sostenibili. L'"altra", l'economia che depreda le risorse, sfrutta il lavoro e distrugge il paesaggio, è entrata da tempo in una crisi irreversibile.
Il progetto di ricerca Si può fare! intende avviare una ricognizione delle buone pratiche già in essere nel Veneto (imprese biologiche, Gruppi di acquisto solidali, banche del tempo, welfare rigenerativo, servizi di prossimità, modelli di governo partecipato dei beni comuni ecc.) così da favorire la formazione di reti di imprese solidali e di reti di cittadinanza attiva. Gli organizzatori si sono impegnati a presentare un "bilancio sociale" pubblico del Festival.
Un particolare ringraziamento è andato ai gruppi di giovani volontari (più di 60 provenienti dalle comunità di accoglienza dei rifugiati di Mira e Dolo, dall'associazione Catarsi del Portico, dai gruppi Agesci di Mira ed altri ancora) che hanno aiutato all'allestimento e alla gestione del Festival.
Il Festival è una buona base di partenza per il lancio delle attività del Distretto dell'economia solidale della Riviera del Brenta, che raccoglie in rete molte delle realtà associative che hanno contribuito attivamente alla costruzione del festival. Presto sarà convocata una assemblea aperta per trarre un bilancio completo dell'iniziativa e valutare come consolidarla nelle attività permanenti di economia solidale.
Foto di economia solidale trentina