A Reggio Emilia gli spazi sociali di Casa Bettola, Laboratorio AQ16 e Città Migrante si sono messi insieme per aiutare chi è più in difficoltà in questo periodo. Da più di un mese è attivo il progetto di Immunità Solidale, che dà sostegno a chi non può uscire di casa per fare la spesa oppure a chi è in difficoltà lavorativa o a chi sta incontrando problemi con le pratiche riguardanti l’immigrazione.
Nelle ultime settimane poi è partito il progetto Digitale Solidale per aiutare ragazze e ragazzi che non hanno gli strumenti informatici per affrontare questo periodo scolastico.
Immunità Solidale - non lasciamo indietro nessuno
Stiamo attraversando una crisi sanitaria inedita. Per arginare la diffusione del Covid19 e tutelare la salute di ognuno, soprattutto chi di noi è più vulnerabile, stiamo facendo un grande sforzo collettivo. Paradossalmente per stare vicini in questo momento dobbiamo stare più lontani.
In questo contesto difficile vogliamo organizzarci per “mantenere i contatti” per evitare che i costi sociali ed economici della crisi vengono scaricati verso il basso e per sostenere chi di noi parte da una condizione di vita più precaria.
Per questo abbiamo attivato tre forme di mutuo soccorso, che rispettano tutte le misure di precauzione, e vogliamo coordinarci con altre modalità di solidarietà messe in campo nella nostra città:
- Devi fare la spesa o recuperare farmaci ma non puoi uscire di casa? Siamo disponibili a fare la spesa e portarla a domicilio gratuitamente.
- Sei senza stipendio o rischi di perdere il lavoro? Siamo a disposizione per consulenze sindacali.
- Hai bisogno di informazioni sulle pratiche riguardanti l’immigrazione? Contatta lo sportello di città migrante.
Digitale Solidale - informatica per tutte e tutti!
Per superare il divario digitale che questa pandemia sta ancora di più ampliando abbiamo deciso di costituire un gruppo che gestisca la riconversione di vecchi portatili da utilizzare anche per lo studio a distanza, installandoci software leggero e open source.
L'obiettivo è di mettere questi portatili a disposizione di quelle ragazze e quei ragazzi che non hanno gli strumenti adatti a casa sia per lo studio che per le relazioni sociali. Un modo per fare incontrare bisogni e risorse, mettendo in comune strumenti e competenze.
Con l’utilizzo di software open source vogliamo far vedere che esistono alternative alle grandi multinazionali informatiche (con il loro utilizzo commerciale dei dati) e attraverso il recupero di hardware cerchiamo di ridurre l’accumulo di “tecnofossili” dannosi per gli ecosistemi.
- Vuoi donare un portatile inutilizzato che non vede l’ora di tornare a funzionare e ad elaborare dati?
- Pensi di avere le competenze necessarie per effettuare interventi su portatili e hai voglia di collaborare al progetto?