Il gruppo dei Bilanci di Giustizia di Torino racconta la visita ad un suo produttore a Cascina Meira, dove i prodotti del campo diventano detersivi.
È possibile che un’azienda che produce detersivi abbia la sede produttiva a pochi passi da un lago inserito in un Sito di Importanza Comunitaria? Siamo alle solite “leggi all’italiana”? Per fortuna no.
Siamo a Cascina Meira, sede di produzione di “Le Erbe di Brillor – Detersivi Naturali Ecologici”, all’inizio del sentiero che costeggia il lago morenico di Alice Superiore che, dopo l’unione di tre comuni, si trova nel neonato comune di Val di Chy (TO) in Valchiusella e siamo ospiti di Paola Polce che ci spiega, con un entusiasmo proprio dei sognatori, la sua idea di iniziare a produrre detersivi biologici.
Tutto ha inizio con un “colpo di fulmine” per una “cascina povera canavesana” (per intenderci: una cascina contadina senza arcature, dalle linee dritte con grandi vuoti, di pietra grezza, spesso senza intonaco) che nel 2010 era solo un rudere ricoperto di rovi. La cascina viene ristrutturata per essere abitazione, ma anche laboratorio per la produzione di agridetersivi. La ristrutturazione, per volontà di Paola, segue i dettami delle costruzioni ecocompatibili. Vengono importati i materiali dalla Germania perché nel 2012 in valle non sono ancora disponibili produttori locali per questa tipologia, ma continuano a mancare la luce e l’attacco alla fognatura.
Viene fatta la richiesta per poter risolvere il problema degli scarichi creando una vasca di fitodepurazione, e grazie a zeoliti e canne si ottiene un’acqua che stando alle analisi potrebbe addirittura essere bevuta. Se Paola non ci avesse segnalato la zona della vasca avremmo pensato ad un canneto spontaneo in prossimità del lago; non ci sono odori sgradevoli.
L’azienda agricola si estende per due ettari di terrazzamenti dove vengono coltivate tutte le piante necessarie come ingredienti nella produzione dei detersivi. Fanno eccezione il limone, l’olio di oliva e i tensioattivi di cocco che il clima non permette di ottenere in loco e che vengono approvvigionati da produttori biologici.
In un anno in cui si sono verificate l’85% di piogge in meno, il 19 maggio 2019, giorno da noi scelto con largo anticipo per poter essere sicuri di abbronzarci un po’ godendoci il lago è, ovviamente, un giorno di pioggia e nebbia e non possiamo apprezzare il luccicare delle pietre con cui sono costruiti i terrazzamenti, né passeggiare sulle terre ballerine attorno al lago. Ma Paola ha pronta in serbo un’alternativa validissima: laboratorio di autoproduzione di detersivi!
Ci racconta come è nata l’idea degli agridetersivi. Come tutte le passioni nasce da una grande ricerca che permette di convertire una studiosa dell’arte che ha lavorato nella moda e nella pubblicità e che abitava in centro a Torino in una coltivatrice di piante che vive in un piccolo paesino di montagna, occupandosi di naturopatia, di colori e di profumi.
La ricerca comincia con una riscoperta del senso del lavare e della letteratura della detergenza, dell’uso delle piante e di quali siano i vegetali più ricchi di proprietà lavanti, solventi, sgrassanti, igienizzanti e conservanti. E la conclusione non può che essere una: la semplicità.
Vengono usati tutti elementi naturali: tinture madri, tinture acetiche, oleoliti di cocco e di oliva e la macerazione avviene in tini uguali in tutto e per tutto a quelli abitualmente usati per il vino, pressati a mano.
Ovviamente il prodotto deve essere facilmente e rapidamente biodegradabile, e per questo motivo per ottenere le tinture vengono impiegati alcool di grano bio e aceto di mele bio.
La ricerca continua con lo scopo di migliorare sempre più i prodotti e di “semplificarli”. Sarebbe bello poter giungere ad un unico prodotto “tutto fare” che possa renderci sempre meno attaccati alla necessità indotta dalla pubblicità di dover avere un prodotto specifico per ogni cosa e ci possa far tornare alla semplicità delle nonne.
Per dare una spinta propulsiva alla società, un investitore olandese ha acquisito le quote societarie e immesso capitali freschi, dando a Paola l’opportunità di formare il nuovo cast formato da Greta, Giorgio ed Elena.
Paola, come consulente, si occupa finalmente di ciò che maggiormente ama fare: ovvero il marketing e l’assistenza clienti. Pensa di potenziare l’e-commerce e la vendita diretta ai Gas e alle aziende, ma anche di diffondere i prodotti tra le farmacie e le erboristerie perché sempre di più, a causa dell’uso di detergenti aggressivi per la casa e la persona soffriamo di dermatiti e patologie della pelle.
Oltre ai detersivi per la casa, la linea di prodotti è arricchita da saponi solidi e liquidi per corpo e capelli in cui grande attenzione è volta al colore e al profumo, secondo i dettami della naturopatia, ma soprattutto l’attenzione è posta a trattare la pelle come secondo organo respiratorio e pertanto vengono proposti solo dei veri saponi in cui la reazione di saponificazione sia realmente avvenuta, dando origine a prodotti eudermici.
Dopo il laboratorio è il momento del pranzo in cui condividiamo cibi, ma soprattutto racconti, e Paola si rivela anche come operatore di promozione turistica della vallata e ci fa venire voglia di tornare, ma con il sole!
Ce ne andiamo sotto la pioggia ciascuno con il suo flacone di milleusi autoprodotto, con tanti consigli su come usare gli oli essenziali, ma, soprattutto, con l’idea di aver conosciuto una persona vera che crede in ciò che fa e che in questo mette tutta l’anima.
Testo e foto del gruppo dei Bilanci di Giustizia di Torino.