Venerdì 26 novembre 2021 si è tenuta una conferenza di presentazione della proposta di legge “Riconoscimento e disciplina delle comunità intenzionali”, con la presenza di rappresentanti di rete europea SALUS, Rete Italiana Villaggi Ecologici, CONACREIS, Rete Italiana Cohousing e Rete Italiana Economia Solidale (RIES). Il testo della proposta può essere scaricato qui.
Alfredo Camozzi – della Rete Italiana Villaggi Ecologici (RIVE) e La Comune di Bagnaia – ha moderato l’incontro. Presente l'On. Alberto Zolezzi (M5S), primo firmatario della proposta di legge, che ne ha spiegato i principali punti di forza, affermando che “potremmo usare il neologismo “sincomunia” per cercare di integrare le varie esperienze di comunità per rispondere alle sfide attuali. La sincomunia può rispondere a questo periodo di sindemia”.
Milena Simeoni, fondatrice dell’ecovillaggio Lumen, ha parlato delle comunità intenzionali come promotori di salute globale. “Con l’esperienza Lumen abbiamo potuto far partire sperimentazioni basate sull’osservazione di quanto uno stile di vita in linea con i ritmi della natura favorisca la salute umana”, ha detto Simeoni.
“Riattivare, grazie alle comunità intenzionali, le produzioni locali vuol dire dare spazio a chi ha passione nel fare le cose buone e sane. Favorire le comunità intenzionali porta a ragionare in termini locali e aiuta a ridurre gli sprechi”, ha aggiunto Coboldo Melo, presidente CONACREIS.
“Le comunità intenzionali sono una forma di sovranità (non sovranismo) di tanti aspetti della vita. Rappresentano una transizione ecologica vera, sono una forma di rigenerazione urbana e rurale. Si sta ragionando sulla piattaforma Communities for future per un loro riconoscimento anche europeo”, ha concluso Jason Nardi, presidente della RIES.
La proposta è stata depositata in commissione Affari Costituzionali alla Camera per dare rappresentanza alle tante persone che in Italia già vivono e abitano in maniera collaborativa e a tutti coloro che, in futuro, vorranno farlo in modo più semplice e con strumenti legali adatti e riconosciuti.
Oggi, le comunità intenzionali si manifestano attraverso formule e definizioni differenziate, come ad esempio gli ecovillaggi (prevalentemente in aree rurali o montane e il cui progetto prevede la conversione ecologica in tutti gli aspetti della vita, riferibili alla dimensione economica, ambientale, sociale e culturale) oppure le esperienze di abitare condiviso nelle città, come i “cohousing” e i “condomini solidali”, che prevedono accordi reciproci tra le famiglie e i co-abitanti, nonché forme organizzate di mutuo aiuto e di gestione economica condivisa, fino ad arrivare alla condivisione di tempi e di regole di vita comuni.
Per sostenere la proposta di legge da loro elaborata, rete europea SALUS, Rete Italiana Villaggi Ecologici, CONACREIS, Rete Italiana Cohousing hanno avviato anche una raccolta firme e con l’adesione della Rete Italiana Economia Solidale (RIES), stanno organizzando alcuni eventi per diffonderne la conoscenza e sensibilizzare politici e cittadini sul tema.
Il primo evento, collegato alla settimana europea delle comunità sostenibili promossa da ECOLISE, è stato realizzato il 26 settembre 2021 presso l’ecovillaggio LUMEN e trasmesso in streaming online. Tra i temi approfonditi durante l’incontro, vi è stato il riconoscimento giuridico, le relazioni mutualistiche ed economiche, la partecipazione al bene comune, il ruolo delle piattaforme tecnologiche a supporto e di forme di monete comunitarie. Per approfondimenti si può visionare la registrazione della sessione mattutina e pomeridiana.
La registrazione dell’incontro del 26 novembre alla Camera dei Deputati, è disponibile qui.