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Sobrietà

L'ultima fatica di Francesco Gesualdi è in primo luogo un compendio sintetico, piano e lineare dell'attuale analisi, scenario e strategie verso il mondo diverso e possibile. Il linguaggio è ancora lo stesso della scuola di Barbiana: chiaro e semplice, accessibile a chiunque, non una ridondanza né una parola di troppo.
Vengono riassunti nella prima parte tutti gli elementi problematici dello stato del pianeta e delle relazioni tra i popoli, con una grande attenzione alle consuetudini e gli stereotipi culturali sedimentati nel corso del tempo che spesso non fanno che rallentare la giusta ricerca dei necessari cambiamenti.
Per cambiare l'esistente è necessario un nuovo sogno ed insieme coerenti strategie. Le parole chiave sono "equità, diritti ed ambiente" che potrebbero seguire il nome di ciascuno dei mille gruppi e movimenti lillipuziani, a mo' di motto evocativo ed unificante.
Un'ottima sintesi delle mille sfaccettature esistenti, messe a sistema in un percorso "dallo spreco di pochi ai diritti per tutti". I contenuti originali e nuovi del contributo di Gesualdi sono però la rimessa al centro dei diritti e del bene comune, la riformulazione del valore del lavoro, la ridefinizione dei tempi di vita attraverso una trasformazione del sistema fiscale che include il tempo al posto del denaro.
Il raccordo con la proposta delle Reti di Economia Solidale è in verità un po' scarno (poche righe) e può diventare uno dei contenuti per aderire alla richiesta dell'appello iniziale di mantenere un confronto vivo tra le mille realtà che vogliono dotarsi di un "progetto comune".

Recensione di Sergio Venezia

Francesco Gesualdi, "Sobrietà", Feltrinelli 20015.

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