“Coltivo Cultura” è un progetto dell’Associazione “La Scorpella”, nato per attivare un programma di iniziative finalizzate alla valorizzazione del Fagiolo di Acquaviva d’Isernia, matrice di un insieme di valori culturali che contraddistinguono l’identità locale e che si intende mantenere vivi.
Presentazione progetto
Intercettando il cambiamento in atto sul modello alimentare dominante, vogliamo restituire il giusto valore ai nostri fagioli, coltivati in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui la nostra comunità è custode.
Vogliamo inoltre contribuire ad invertire le dinamiche di marginalità, spopolamento e disoccupazione a cui è soggetto il nostro piccolo comune e trasformare in opportunità il fenomeno dei terreni abbandonati destinandoli alla produzione di Fagioli a Confetto di Acquaviva, coniugando aspetti di sostenibilità ambientale, vita sociale e sicurezza idrogeologica del territorio.
Siamo partiti lo scorso anno recuperando un terreno di circa 700 mq in stato di abbandono da oltre 30 anni, recentemente abbiamo avviato i lavori per il ripristino di un terreno adiacente, incolto da 5-6 anni e con una superficie di 2400 mq.
Questo però non basta, bisogna incentivare la “nascita” di nuovi agricoltori e individuare ulteriori terreni da coltivare. A tale scopo, abbiamo avviato l’iniziativa "Riattiva un terreno", con la quale puntiamo a mettere in relazione coloro che sono in possesso di un terreno abbandonato e intendono metterlo a disposizione e coloro che invece vogliono coltivarlo per la produzione di fagioli di Acquaviva, generando nuove forme di reddito.
A sostegno di questa iniziativa, per spronare maggiormente la comunità a collaborare al progetto, è stata avviata una campagna di crowdfounding: le donazioni, ricompensate con i nostri fagioli ci permetteranno di avere in anticipo un “pacchetto clienti”, recuperare quindi nuove superfici agricole e creare nuove possibilità di lavoro.
Altro obiettivo importante che intendiamo perseguire con Coltivo Cultura è quello di sostituire il pronome “io” con il pronome “noi” all’interno della nostra comunità: con la creazione di un’associazione di produttori intendiamo condividere esperienze e saperi, elaborare insieme strategie di marketing e vendita, sperimentare forme di sharing economy per l’acquisto di macchinari e attrezzature.
Interesse verso l’iniziativa è stato espresso anche dal Prof. Angelo Belliggiano della Facoltà di Agraria dell’Università del Molise, in quanto le sue ricerche di basano sul ruolo che l’agricoltura può svolgere nei processi di sviluppo locale, presenteremo il progetto in un convegno e speriamo che anche gli studenti trovino stimoli nell'iniziativa e diventi un caso di studio.
Questi fagioli quindi, oltre a rappresentare un prodotto d’eccellenza oltivato con i metodi dell’agricoltura tradizionale, possono diventare il punto di partenza per una ripresa sociale ed economica del nostro territorio.