Alla fiera "Si può fare!" di Mira il prototipo di auto elettrica convertita Kevin ha mostrato il progetto iaiaGi, che offre ai maker un kit open source per la conversione di veicoli a combustione interna in veicoli a trazione elettrica.
La newsletter del progetto riporta il racconto della associazione MoSeER che lo porta avanti.
Energia dalla gente
È passata già una settimana dalla nostra partecipazione all'Incontro Nazionale dell'Economia Solidale a Mira, ma ci sentiamo ancora molto influenzati da quanto abbiamo vissuto. Elettrizzati come il futuro che vogliamo regalare alle autovetture usate di quanta gente possibile, esattamente come abbiamo scritto sulla portiera di Kevin
Il nostro ritorno a Modena è stato accompagnato da tantissime riflessioni, pensieri, reazioni provocate dall'aver incontrato tante persone e, per la prima volta, con il risultato reale del lavoro che stiamo portando avanti sotto i nostri occhi.
La fiera di Mira è stata per noi fortemente energetica ed entusiasmante. Basti pensare che abbiamo avuto gente davanti al nostro stand in ogni momento, anche negli orari di pausa pranzo, generalmente i più tranquilli. Abbiamo avuto qualche centinaio di visite in due giorni e si è perso quasi subito il conto delle manifestazioni di solidarietà nei confronti del progetto iaiaGi, degli elogi e degli sproni a continuare in questa direzione. Tutto ciò ci ha galvanizzati e ci ha messo di fronte alla necessità di prendere consapevolezza di quello che ci sta accadendo.
Cominciamo con l'osservare che una delle nostre principali convinzioni, e cioè che l'Economia Solidale è terreno adatto a recepire i contenuti tecnologici, ambientali, etici ed umani del progetto, esce rafforzata da una dimostrazione tangibile di quanto sia vero. Quando ti esponi all'esterno, devi essere pronto a qualsiasi tipo di osservazione, a volte anche polemiche, nei confronti dei contenuti di iaiaGi. Ma non ne abbiamo praticamente avute, facendo eccezione per un paio di visitatori che - si capiva abbastanza bene - non avevano familiarità con l'Economia Solidale in generale.
Invece, molte persone sono tornate più volte e, in qualche caso, le volte successive hanno portato amici, parenti o conoscenti a vedere il prototipo.
Il bilancio finale è che l'idea piace, almeno considerando la comunità dell'Economia Solidale, che peraltro costituisce il mercato di riferimento iniziale. Quindi, abbiamo una conferma che il modello di sviluppo economico del progetto iaiaGi può avere molto senso. Adesso si tratta di rimettere i piedi per terra e di programmare il prossimo incontro con la gente, nel quale vorremmo avere un prototipo "provabile" davvero su strada. Non osiamo immaginare che effetto dirompente potrebbe avere poter offrire un test-drive su Kevin!
Per arrivare a questo obiettivo, c'è sicuramente ancora un sacco di lavoro da fare, ma abbiamo i giusti stimoli per riuscirci.
Informazioni sul progetto iaiaGi sono disponibili al link indicato qui sotto.
L'associazione MoSeER aderisce al DES Modena e partecipa al gruppo di lavoro sull'energia del Forum dell'Economia Solidale della Regione Emilia Romagna.
Foto di Andrea Saroldi.