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Giudizio universale

La causa climatica è la causa del secolo.
RIES sostiene la campagna Giudizio Universale.

"L’uomo è dotato di intelligenza e di forza creativa per moltiplicare ciò che gli è dato, sinora però egli non ha creato, ma distrutto. Le foreste si fanno sempre più rade, i fiumi si seccano, la selvaggina si è estinta, il clima si è guastato, e di giorno in giorno la terra diventa sempre più povera e più brutta" (Anton Čechov, Zio Vanja, 1899).

RIES, Rete Italiana di Economia Solidale, aderisce e sostiene la campagna GIUDIZIO UNIVERSALE.

Sabato 5 giugno 2021, in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, ha preso il via la prima azione legale climatica promossa contro lo Stato italiano, per chiedere giustizia sociale, ambientale e climatica, consapevoli che i cambiamenti del clima si traducono sempre più in disuguaglianze e violazioni di diritti umani fondamentali.

La campagna, coordinata dalla Onlus "A Sud", ha già raccolto più di 200 attori tra cittadine, cittadini, minori e associazioni che hanno citato in giudizio lo Stato per inadempienza climatica, ovvero per l’insufficiente impegno nella promozione di adeguate politiche di riduzione delle emissioni clima-alteranti, cui consegue la violazione di numerosi diritti fondamentali riconosciuti dallo Stato italiano.

Oltre a firmare l'appello è possibile sostenere la causa in più modi: con una donazione, acquistando il libro "La causa del secolo" e diffondendo la campagna e le motivazioni che ne sono a fondamento.

Foto di "A Sud".

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