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Il progetto locale

Il territorio è un’opera d’arte, forse la più alta, la più corale che l’umanità abbia espresso. Un’opera che prende forma attraverso il dialogo di entità viventi - l’uomo, la natura - nel tempo lungo della storia.
Nella corsa alla costruzione di una seconda natura artificiale, la nostra civiltà tecnologica ha ormai abbandonato il territorio a se stesso, riducendolo a superficie amorfa e seppellendolo di oggetti, opere, funzioni, veleni. Con il risultato, però, di generare crescenti insostenibilità politiche, sociali, economiche e ambientali. Pena la catastrofe, occorre dunque, oggi, un cambiamento di ruolo del territorio, che da puro supporto di un modello di sviluppo omologato ne faccia il fondamento di una differenziazione locale degli «stili di sviluppo» in grado di generare ricchezza durevole. Sotto la colata vandalica dell’urbanizzazione contemporanea, vive un ricchissimo patrimonio territoriale, pronto a essere fecondato da nuovi attori sociali che se ne prendano cura, nel quadro di quello che l’autore chiama «sviluppo locale autosostenibile», valorizzando le qualità peculiari dei luoghi e promuovendo l’autogoverno delle società locali attraverso istituti di nuova democrazia, nel quadro di una nuova "globalizzazione dal basso".

Alberto Magnaghi, "Il progetto locale", Bollati Boringhieri 2000, nuova edizione 2010.

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