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È tutto iniziato a novembre 2013, quando con il sindaco di Roppolo (Biella) fu convocata una riunione nella sala consigliare per recuperare le terre incolte del paese. Subito fu chiaro l’interesse che la proposta suscitò. È un modo concreto per risolvere più problemi aperti, proprio quei problemi che questa crisi ci pone davanti: il rischio idrogeologico che deriva dall’abbandono dell’attività agricola, quello dell’aumento della disoccupazione e sottoccupazione creata da un modello di sviluppo insostenibile e, infine, il rischio alimentare causato da un’attività agricola intensiva.
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