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Assemblea legislativa, Cronaca bianca

In Emilia Romagna il Terzo Settore conta oltre cinquecentomila volontari e quasi ottantatremila dipendenti e nell’ultimo triennio ha affrontato sia gli effetti della pandemia sia, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, si è trovato a fare i conti con l'aumento dei prezzi non solo delle materie prime ma anche delle bollette per luce e riscaldamento. In una situazione come questa è evidente come fosse più che mai necessaria una risposta istituzionale da parte della Regione. 

Questa è arrivata grazie alla legge, di recente approvazione, sul Terzo Settore. Il punto di forza della nuova legge, oltre a garantire un milione e mezzo di euro all’anno per questo mondo, è l’istituzione dell’Osservatorio regionale del Terzo Settore e del Consiglio regionale del Terzo Settore.

L’obiettivo, oltre che di estrema attualità, è di fondamentale importanza: potenziare l’integrazione delle politiche pubbliche e delle risorse in funzione dell’innovazione delle attività, della qualificazione della spesa e della promozione di ecosistemi stabili all’interno delle comunità fondati sul principio di sussidiarietà orizzontale, su legami autentici di fiducia e di solidarietà e sulla produzione di forme di economia a impatto sociale.

Chiariamo però alcuni punti:

Come sarà costituito il Consiglio regionale del Terzo Settore?

il Consiglio regionale del Terzo Settore sarà composto dal Presidente o un suo delegato, da quattordici componenti designati, secondo procedure trasparenti e democratiche, dall’associazione degli Enti del Terzo Settore più rappresentativa in Emilia-Romagna, da un rappresentante del Coordinamento regionale dei Centri di Servizi per il Volontariato e da un rappresentante dell’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna, infine dal presidente della commissione assembleare regionale competente o un suo delegato.

Vi saranno altri possibili partecipanti o invitati a prenderne parte?

Certamente. Saranno invitati a partecipare all’attività del Consiglio tutti gli assessori regionali, o loro delegati, in relazione ai temi e agli oggetti da trattare, così come un rappresentante di ANCI Emilia-Romagna.

Che rapporto ci sarà tra la Regione e il Consiglio regionale del Terzo Settore?

Il presidente della Regione, sentito il Consiglio regionale del Terzo Settore, indirà annualmente l’Assemblea regionale del Terzo Settore quale momento di confronto, verifica e proposta sulle politiche di interesse.

Chi farà parte dell'Assemblea regionale del Terzo Settore?

L’Assemblea sarà costituita dagli Enti del Terzo settore iscritti al Registro unico nazionale del terzo settore, con sede nel territorio regionale.

Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo ai link qui sotto e ringraziamo Luca Molinari di Cronaca Bianca E-R – la voce dell’Assemblea per l'ottimo articolo su questa tematica.