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Km zero

La nascita in Francia, nel 2011, della piattaforma informatica La Ruche qui dit oui!, e soprattutto i suoi rapidi successi, hanno suscitato grandi polemiche che continuano a coinvolgere non solo le reti sociali ma anche i media digitali e cartacei. Infastidito dalle accuse infondate e dalle autodifese speciose, ho cercato di utilizzare i materiali reperibili su internet per faire le tour di questa nuova struttura e, dopo aver fatto più luce possibile sui suoi meccanismi, mi son chiesto se i metodi di questa "assimilazione capitalista" non potessero insegnarci qualcosa.

Tommaso Regazzola è un sociologo italiano che vive in Francia da molti anni e sta portando avanti un confronto critico tra le organizzazioni di consumo responsabile in Francia e in Italia (a questo link trovi il suo "autoritratto dei Gas"). Nell'articolo "L'economia dell'alveare diventa un business" su comune-info.net al link che trovi qui sotto analizza e commenta l'ambivalenza de La Ruche qui dit oui! e pone alcune questioni di fondo sull'evoluzione dell'economia solidale.

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