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Comune-info

Le persone impegnate nella variegata galassia che qualcuno chiama economia sociale e solidale (e altri in molti diversi modi) diventano sempre più numerose, eppure nelle agende politiche che decidono le sorti del pianeta queste esperienze restano invisibili. La situazione cambia, almeno in alcune significative esperienze, per quel che riguarda i municipi e, più in generale, i governi di prossimità.

È stato questo il tema al centro della seconda Trobada Internacional de Municipalisme i Economia Solidària, tenuta a Barcellona il 20 e 21 ottobre 2016, un meeting mondiale che ha discusso la sfida delle politiche pubbliche, raccolta spesso con successo negli ultimi anni, per dei soggetti portati quasi naturalmente a mettersi in rete con una pluralità di pratiche che ne testimonia la ricchezza straordinaria. I rischi, dallo snaturamento dei principi al rapporto di pura dipendenza dal piano istituzionale, sono ben noti. Gli antidoti, dalla partecipazione non formale alla orizzontalità dei processi, sono altrettanto conosciuti. Si tratta, forse, soprattutto di consolidare insieme un cammino coraggioso e plurale e rendere più libera la fantasia.

Di Nora Inwinkl su comune-info.net

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