Un grande semianello dall’Adda al Ticino, comprendente 61 comuni a prevalente vocazione agricola. Un polmone verde che avrebbe dovuto riequilibrare il rapporto tra una metropoli come Milano e la campagna salvando marcite, fontanili e cascine.
Ma l’Ente Parco e alcune amministrazioni comunali virtuose non sono bastate a fermare la colata di cemento e asfalto che si dirama da Milano. Ultimi affronti le Tangenziali Esterne Ovest (per ora bloccata) ed Est (già in opera), la disseminazione di impianti di biogas, le trivellazioni alla ricerca del metano... Per salvare il Parco e nutrire Milano in modo diverso sono nate esperienze di collaborazione tra Gruppi di acquisto solidale e piccole aziende. I Gas organizzano, tra le altre cose, la raccolta diretta dei prodotti presso l’azienda (sul modello del pik-your-own); le filiere corte integrate e biologiche di ortaggi, frutta e formaggio e del pane (dalla scelta delle sementi, alla coltivazione del grano, alla produzione della farina fino alla panificazione); gli strumenti logistici per la raccolta, il trasporto e la distribuzione dei prodotti (vedi il centro BuonMercato sorto a Corsico).
Di Paolo Cacciari su comune-info.