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Secondo il primo rapporto ISPRA sullo spreco alimentare, la principale misura di prevenzione è incentivare la diffusione di sistemi alimentari locali, ecologici, solidali e di piccola scala.
La massima autorità scientifica italiana in campo ambientale, nelle pieghe del suo primo rapporto tecnico sul tema, disegna quella che sarebbe riduttivo non definire una rivoluzione: per contenere i livelli di spreco alimentare sistemico attorno ad almeno il 15-20% occorre riorganizzare «i sistemi alimentari sulla base di sovranità-autonomie locali tra loro coordinate».
A questo link Luca Aterini presenta il rapporto su greenreport.it.
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