In particolare nel pomeriggio la presidente del Forum e referente del Glt Agricoltura aprirà i lavori del pomeriggio, motivando questo momento di confronto scientifico e politico ad un tempo e il lavoro delle linee progettuali in atto. A seguire Carlo Farneti, a nome della Rete Sovranità Alimentare Emilia Romagna, presenterà gli obiettivi e il significato delle reti alimentari contadine, la delibera sulle piccole trasformazioni e i contenuti del progetto sovranità alimentare.
Dopo i diversi contributi dei professori ed esperti invitati e dell'assessorato regionale all'agricoltura, ci sarà la Tavola rotonda in cui la voce sarà data in prima persona ai diretti protagonisti: i contadini emiliano romagnoli. Coordinerà tale momento Fulvio Bucci dei Rurali Reggiani/ARI (Associazione Rurale Italiana) e del Creser (Coordinamento Regionale Economia Solidale).
Saranno presenti Paola Zappaterra, presidente di Arvaia, cooperativa agricola e sopratutto una delle prime esperienze di CSA (Comunità che supporta l'agricoltura) in italia, attiva nei pressi della città di Bologna, nel quartiere Borgo Panigale, da 10 anni, lavorando e distribuendo comunitariamente i prodotti coltivati su circa 47 ettari e con più di 300 soci.
Sempre nei dintorni di Bologna e a Budrio, opera Carla Zanarini una contadina di Campi Aperti erede di una famiglia di mezzadri e di un legame con le terre e con i saperi antichi che gradualmente sta recuperando e trasformando in una proposta agroecologica attuale gestendo una azienda di 32 ettari di cui 8 in affitto, certificati bio, producendo orticole e in rotazione medica, cereali, cereali anctichi con popolazioni proprie, leguminose, intercalari; Carla ha scelto i mercati di Campi Aperti, tra i tanti, principalmente perché si vende solo quello che si produce e perchè ritiene questa una condizione essenziale per fare si che le campagne si ripopolino di agricoltori che la terra la lavorano e la costudiscono.
Allontanadosi da Bologna arriviamo nella pianura reggiana a Prato di Correggio dove opera Andrea Libero Gherpelli, agricoltore di quarta generazione, dove conduce l'azienda agricola "Agricoltori Custodi" e dove nel 2019 registra il marchio “Natura Maestra” con il quale rappresenta i prodotti che artigianalmente produce insieme alla compagna Elena Luce, anche in questo caso partendo dalla azienda agricola di famiglia “Casa Vecchia”, con macinatura a pietra, farine integrali, trafilatura a bronzo, lenta essiccazione, utilizzo di lievito madre, sale integrale, uova fresche, miele e nessun utilizzo di zuccheri raffinati.
Infine arriviamo sull'appennino Parmense, a Monchio delle Corti dove opera l'Az. Agr. Ciribibì, di Olinto Malpeli che dal 2017 in questo territorio incontaminato, purtroppo in parte abbandonato, coltiva le materie prime che trasforma nel rispetto dell’ambiente e della tradizione per fare conoscere la grande ricchezza della terra che i nostri nonni avevano faticosamente addomesticato. La missione aziendale è quella di organizzare una piccola filiera virtuosa di grano di montagna che, macinato a pietra, si trasforma in prodotti da forno grazie alle competenze e alla sensibilità della figura del fornaio contadino Olinto.
A conclusione di questi racconti e proposte di agricoltura in transizione ci sarà l'intervento e il dialogo con Sivia Zamboni vicepresidente dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna e il dibattito-confronto conclusivo di questo che si considera una tappa fondamentale del percorso dei Gruppi di lavoro del Forum regionale di economia solidale.
Di seguito i link ai siti delle aziende agricole che saranno presenti.