Segnalo con piacere l’uscita di una nuova pubblicazione di Wolfgang Sachs: “Economia della sufficienza. Appunti per resistere all’antropocene” con Castelvecchi Editore (73 pp. leggibili in poche ore).
Mentre nelle due edizioni di “Futuro Sostenibile” (Riconversione ecologica. Nord-Sud, nuovi stili di vita, EMI, 1997 - Le risposte eco-sociali alle crisi in Europa, Ed. Ambiente, 2011, con M. Morosini) si scandagliava le tematiche della sostenibilità ambientale, sociale ed economica a partire dalla “efficienza” in campo tecnologico (come oggi avviene secondo la nuova moda ecologica, che non prevede modifiche degli stili di vita), ora Sachs segnala l’impossibilità di raggiungere la sostenibilità con la sola eco-efficienza, a meno di mettere mano anche ad una diversa concezione del benessere, non più basata sulla quantità e sul consumo indefinito.
Il libro propone una nuova visione dell'economia, basata sul principio della sufficienza. Sachs sostiene che l'attuale modello economico, basato sulla crescita infinita, è insostenibile e sta portando al degrado ambientale e sociale. L'economia della sufficienza, invece, si basa sulla consapevolezza dei limiti del pianeta e dei bisogni reali delle persone. Sachs propone una serie di idee per realizzare un'economia della sufficienza, nei 5 capitoli del libro:
• Dall’efficienza alla sufficienza
• Ricchi di cose, poveri di tempo
• Sostenibile è bello, ma il bello è sostenibile?
• Un altro benessere è possibile
• Sufficienza. Verso una prosperità frugale
Il saggio finale si interroga su come debba evolvere il dibattito sulla sufficienza e la prosperità dopo la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. La risposta di Wolfgang include l’invito alla prosperità frugale, visto che le energie rinnovabili non possono sostenere gli eccessi della modernità.
Sergio Venezia