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Piccola guida al consumo critico

Acquisti responsabili e stili di vita etici 2.0, di Massimo Acanfora per Altreconomia (2016), con 10 infografiche.

Come fare una lista della spesa ecologica e solidale
Una piccola guida per passare dal dire al comprare. Perché le nostre scelte quotidiane possono cambiare il mondo. Questo libro non solo raccoglie, seleziona e illustra in modo chiaro le prassi quotidiane di consumo critico - dal cibo ai vestiti, dai cosmetici ai prodotti per l’igiene di casa - ma spiega come adottare “stili di vita” responsabili. Una mappatura sintetica ed esaustiva, a partire dai criteri per stilare la nostra “lista della spesa”. Scegliere prodotti rispettosi dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori è semplice: i gruppi d’acquisto solidali, le botteghe del commercio equo e solidale, i nuovi mercati contadini ma anche il web sono i luoghi reali o virtuali dove è possibile fare acquisti, con una stretta di mano o utilizzando le più recenti tecnologie. Una guida “biologica, a filiera corta e Km0”, che - oltre alla spesa quotidiana - spiega come aprire un conto in una banca “etica”, mantenere un’impronta ecologica leggera, usare energie da fonti rinnovabili e una mobilità a bassa CO2, viaggiare in punta di piedi con il turismo responsabile. Tutte le informazioni sulle “reti di economia solidale” per chi vuole impegnarsi in prima persona. Il libro è completato da 10 infografiche, che permettono al lettore di cogliere in un solo sguardo le principali prassi di consumo consapevole, dal funzionamento dei Gas alla finanza etica.

Altreconomia racconta il consumo critico
Altreconomia è una rivista mensile e una casa editrice che dal 1999 ha accompagnato e raccontato lo sviluppo della teoria e della prassi del consumo critico, dell’economia solidale e delle loro reti e movimenti in Italia e nel mondo. “La piccola guida al consumo critico” è il precipitato di queste esperienze. Il curatore del libro, Massimo Acanfora, è giornalista e responsabile della casa editrice dal 2009. Da anni si occupa di consumo critico, economia solidale, cibo responsabile. È il creatore della fiera “Fa’ la cosa giusta!” (2004) di cui è stato anche coordinatore. È inoltre autore di numerosi libri, tra i quali ricordiamo “E ora si ikrea”, “Coltiviamo la città”, “Autosufficienza”, “Gratis” (Ponte alle Grazie/Altreconomia) e “La birra più buona del mondo” (Ediciclo). Le infografiche sono a cura di Laura Anicio.

I criteri per passare dal dire al comprare
Quali sono i criteri per fare la nostra lista della spesa?
Il consumo critico prende in considerazione - prima ancora del prezzo e della qualità - gli effetti sociali e ambientali dell’intero ciclo di vita di un “prodotto”. Il “consumatore critico” orienta infatti i propri acquisti dei prodotti in base a criteri che tengono conto di numerosi fattori: tra questi possiamo citare le materie prime utilizzate, il processo produttivo, il trattamento dei lavoratori e le caratteristiche dell’azienda che le produce, le modalità di trasporto e - last but not least - quelle dello smaltimento. Ogni bene o servizio ha infatti un’“impronta” sociale e ambientale. Il “consumo critico” comprende in sintesi prodotti capaci di futuro, perché durevoli e sostenibili (...). Questa è la nostra griglia per passare dal dire al comprare”.

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