30 anni di consumo critico. Hanno ancora senso i gruppi di acquisto solidale?
Nel 1994 quando nacquero il problema dei Gas era il modello di sviluppo tradizionale, oggi la sfida è la perdita del senso di comunità .
Nel 1994 quando nacquero il problema dei Gas era il modello di sviluppo tradizionale, oggi la sfida è la perdita del senso di comunità .
I tre decenni che hanno trasformato l'esperimento di un gruppo di amici nella pratica d'acquisto solidale di 6 milioni di italiani.
Immagina di poter andare al supermercato e comprare solo prodotti etici e sostenibili, senza paura di sbagliare. È l’obiettivo di Equa, l’app dedicata al consumo critico.
Oggi, cinque milioni di italiani si nutrono (anche) tramite un gruppo di acquisto solidale. Dalla nascita del primo Gas, trent’anni fa, le reti di economia solidale sono cresciute opponendo il modello della collaborazione a quello della competizione.
A 28 anni dall’uscita della prima “Guida al consumo critico” il consumo responsabile nel nostro Paese si conferma una pratica consolidata.
Un bilancio di trent'anni di consumo critico, dai primi gruppi informali fino a oggi, in cui assume una pluralità di forme diverse.
Nel 1994 è nato il primo Gruppo di acquisto solidale. Cittadini e cittadine visionarie di Fidenza (PR) hanno cambiato il modo di fare la spesa. Pratiche che resistono ancora oggi, generando processi di “benevolenza condivisa”.
Osservatorio Diritti lancia una raccolta fondi per completare lo sviluppo dell’App "Equa" che valuta le aziende in base al rispetto di diritti umani, ambiente e animali.
Agricoltura. Per favorire consumi alimentari consapevoli nelle scuole e nelle fattorie didattiche e per la sostenibilità della ristorazione collettiva è stato varato il Programma triennale per l’educazione alimentare; la Regione ha stanziato 300mila euro.
Nelle mense pubbliche anche nel prossimo triennio si continuerà a promuovere l’utilizzo di prodotti biologici e altri prodotti a qualità regolamentata.
L’assessore regionale all’Agricoltura Mammi: “Il Programma, in continuità con quanto fatto nei tre anni precedenti, opera all’insegna della sostenibilità e promuovendo l’incontro tra città e campagna fin dai primi anni di età”.
Sono disponibili i primi dati dell'indagine 2022 sul consumo responsabile in Italia a cura dell'Osservatorio Internazionale per la Coesione e l'Inclusione Sociale.