Le parole della sostenibilità
Certamente per guarire i nostri mali e costruire un mondo nuovo, anche solo per cominciare a immaginarlo, servono le parole adatte.
Certamente per guarire i nostri mali e costruire un mondo nuovo, anche solo per cominciare a immaginarlo, servono le parole adatte.
A partire dalla situazione di Modena, Silvia Sitton di MioGAS svolge alcune riflessioni sulla partecipazione nei nostri tempi e propone qualche suggerimento per innescare il cambiamento.
Ripartire. E se scegliessimo di farlo in modo più giusto e inclusivo? L’economia sostenibile può indicarci la via.
Consapevoli che l’agricoltura, settore primario e sostanziale per la vita di tutti, non può essere considerata come mera produzione di merci, perché la terra è un “bene comune” da custodire.
Qualche pensiero in seguito alla lettura dell’articolo “Tutti per uno” di Taylor e Hunt-Hendrix, in forma di auguri per il nuovo anno.
Il Movimento per la Decrescita Felice presenta il report "Il mito della crescita verde".
La disuguaglianza è la causa principale della nostra depressione e della nostra ansia; una maggiore uguaglianza ci farebbe vivere meglio.
L’economia globalizzata è un fiume esondato che travolge i fragili sacchetti di sabbia posti lungo gli argini. Ciò che serve è cambiare alla radice l’impostazione delle politiche economiche.
Prendersi cura, di sé e degli altri, è il primo passo per un radicale cambio di prospettiva: la reciprocità e la dipendenza consapevole dall’altro/a sono l’antidoto più sovversivo all’individualismo. Per una vita buona.