
E' stato presentato ieri durante la Commissione Consigliare sulla clausola valutativa il Report sulle Reti Alimentari Contadine, realizzato nell’ambito delle attività previste dalla Legge Regionale 19/2014.
I contenuti della pubblicazione nascono dal lavoro del Gruppo di Lavoro Tematico (GLT) “Agricoltura e Sovranità Alimentare”, in collaborazione con il GLT “Sistemi Locali di Garanzia Partecipata e Produzioni Contadine Agroecologiche Locali” e il GLT “Reti e Promozione Economia Solidale”, tutti attivi nel Forum Regionale per l’Economia Solidale. La redazione è stata realizzata con il supporto di ART-ER, che cura la Segreteria tecnica del Forum, insieme a Regione Emilia-Romagna che ne ha sostenuto la realizzazione.
Dal Report emerge chiaramente come, anche a livello regionale, cresca l’interesse verso la genuinità dei cibi e il consumo critico. Sempre più persone e organizzazioni si riconoscono in modelli che valorizzano trasparenza, responsabilità e rispetto dell’ambiente, dando vita a reti capaci di promuovere un nuovo paradigma di produzione e consumo fondato sui principi della sovranità alimentare e dell’economia solidale.
Le Reti Alimentari Contadine (RAC) si fondano su un’agricoltura di piccola scala, strettamente legata al territorio e in grado di rigenerarlo anziché sfruttarlo. L’attenzione si concentra su sistemi di distribuzione locale che riducono l’impatto ambientale ed energetico, favorendo al tempo stesso relazioni dirette e di fiducia tra produttori e consumatori. La dignità del lavoro agricolo, la minimizzazione degli sprechi e la promozione delle pari opportunità rappresentano valori cardine, insieme alla ricerca di forme di economia più eque e partecipate.
Le scelte delle RAC si orientano verso produzioni trasparenti e tracciabili, locali e di prossimità, così da ridurre l’inquinamento legato ai trasporti e lo spreco energetico. Grande attenzione è rivolta alle produzioni biologiche, biodinamiche e agroecologiche, che rispettano la terra, l’ambiente, la biodiversità e le persone, generando valore non solo economico ma anche sociale e culturale. Si tratta di esperienze che scelgono di collocarsi consapevolmente fuori dalla logica del mero profitto, investendo invece sulla qualità, la cura delle relazioni e la costruzione di comunità più resilienti e solidali.
Il Report vuole quindi offrire un quadro aggiornato di queste pratiche, dando voce a un movimento in crescita che contribuisce a rafforzare modelli alimentari sostenibili e inclusivi, capaci di rispondere alle sfide ambientali e sociali del presente. Nei prossimi articoli racconteremo da vicino le realtà mappate nel report!