L’orizzonte di un'economia locale solidale è la sfida principale per i Gas e le altre esperienze di “altra economia”: costruire, a partire dai territori, delle reti più ampie in grado di generare benvivere.

Si chiamano in modo diverso nelle diverse parti d’Italia: Regole, Comunanze, Partecipanze, Univesità agrarie, Vicinie… e i loro fruitori si chiamano regolieri, partecipanti, utilisti, frazionisti, comunitaristi…

Nei Distretti di Economia Solidale (DES) non ci sono “consumatori” e “clienti” ma cittadini che determinano la qualità, la quantità e la modalità delle relazioni e dunque delle produzioni.

Scambi non-monetari, filiera corta, finanza critica: una proposta di legge sull’economia solidale in Emilia Romagna.

Sono da poco rientrato dalla tre giorni dell'incontro nazionale dell'economia solidale 2013 a Monopoli, dove ho incontrato le diverse anime di questo movimento.

A volte ci sono luoghi e momenti che incarnano lo spirito del tempo. Non dipendono da regole predeterminate o da pianificazioni ex-ante, ma sono la conseguenza del libero incontrarsi delle speranze e delle attese delle persone.

La Rete di economia solidale del Sud promuove in molte piazze di diverse città Sbarchi in piazza: una festa con mercato itinerante.